Ieri sera, 10 luglio, alle 23.30 c'erano già trecento persone in fila davanti al negozio Tim della Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Tutti lì per comprare l'iPhone della Apple, a pochi minuti dal lancio nazionale. «Ne abbiamo venduti più di 200», dicono dietro il banco del negozio questa mattina. Il primo della fila è stato lì davanti dalle 18: sei ore prima dell'apertura.
Stamattina, 11 luglio, in via Orefici, ore 8.30. Davanti al punto vendita Vodafone, c'è solo una persona. Ore 9 in punto, due persone. Pian piano il movimento aumenta. Ma la risposta è uguale per tutti: chi ha prenotato il telefono (sul sito o al negozio) può entrare , gli altri possono a loro volta prenotare l' iPhone. Che arriverà tra «due-tre settimane», è la risposta. Non tutti i previdenti che hanno fatto la prenotazione oggi verranno soddisfatti. Nel maggiore punto vendita del centro di Milano hanno 150 iPhone, mentre le prenotazioni sono 600. Ci vorrà tempo. Stesso discorso per gli altri negozi Vodafone della zona: in tutti le prenotazioni superano abbondantemente le disponibilità. Vodafone fa sapere che i telefoni non vengono venduti solo a chi ha la prenotazione. Solo che queste, spesso, superano la disponibilità.
Situazione migliore per chi ha fretta di mettersi in tasca l'iPhone che promette «miracoli» e si mette in coda davanti a un negozio Tim. I telefoni sono di più: ieri sera, le persone che si sono messe in fila in Galleria Vittorio Emanuele a Milano sono tornate a casa con il loro oggetto del desiderio. Ne sono stati venduti più di 200. Oggi la situazione è simile: coda da questa mattina (certamente meno lunga di ieri sera). I negozi del centro di Milano assicurano che tutti, prenotazione o no, torneranno a casa con il telefono nuovo.
Anche a Roma, riportano le agenzie, e in altre città italiane le prime file sono iniziate ieri pomeriggio. Niente a che vedere con il debutto in Giappone: oltre 1.500 persone hanno atteso in una fila lunga un chilometro l'apertura del flagship store dell'operatore mobile Softbank nel centro di Tokyo.
L'identikit dei patiti per il «melafonino»
Chi si compra l'iPhone? Matthias, diciannovenne belga, alle 11.30 è in coda da più di mezz'ora. E' pronto a spendere 500 euro perchè l'iPhone «è molto più di un telefono, ormai avere l'accesso a internet è importante». Ma non c'è solo il telefono della Apple con questa funzione, anzi: tutti i produttori parlano dell'accesso alla rete in mobilità da almeno tre anni. E vendono smartphone evoluti. La risposta generale a questa osservazione è che «Apple è unica», oppure che il touchscreen e l'usabilità del telefono sono «migliori degli altri». Quasi una scelta di fede. Resta il fatto che il telefono costa 500 euro. «Lo so - risponde Matthias - tra qualche giorno torno in Belgio: per me le vacanze, dopo l'acquisto sono finite. Ma ne vale la pena». Marco, 21 anni, ha appena venduto il suo iPod per 200 euro, come contributo al nuovo acquisto. Ma non ci sono solo giovani: Mario, 53 anni, compra l'iPhone perchè per lui, che viaggia molto, è uno strumento di lavoro. «Ho bisogno del computer in tasca». Una signora di mezz'età si avvicina e chiede perchè tanta gente è in coda. Quando capisce il motivo se ne va scocciata. «Tutti a lamentarsi che non hanno soldi, poi spendono mezzo milioni per un telefono».
